Acido Cianurico
Il cloro comunemente usato in commercio: tricloro e dicloro, contiene al suo interno una percentuale di acido isocianurico. Questo è stato addizionato al cloro con l’obiettivo di renderlo più resistente ai raggi ultravioletti che ne limiterebbero la durata.
La concentrazione non ha una proporzionalità diretta con l’efficacia, infatti introducendo 10 ppm di isocianurato ha un’efficacia del 87% sulla resistenza del cloro ma aumentando il dosaggio a 20 ppm l’efficacia migliora solo al 95%.
Per contro un’eccessiva quantità di isocianurato rallenta la capacità di reazione del cloro, ad esempio se con una concentrazione di 25 ppm di isocianurato il cloro reagisce in 5 minuti, con una concentrazione di 45 ppm i tempi diventano di 15 minuti fino ad essere completamente inefficace a concentrazioni che superano i 70 ppm.
L’unico modo per eliminare questa sostanza è un frequente ricambio d’acqua a inizio stagione è bene sostituire buona parte dell’acqua della piscina pescandola dal fondo, oppure durante la stagione estiva effettuare il controlavaggio dopo aver lasciato che gli isocianurati si siano depositati sul fondo della vasca, tenere aperta soltanto la presa di fondo durante il lavaggio del filtro.
La normativa prevede un ricambio giornaliero di almeno 30 litri d’acqua per bagnante e in ogni caso non inferiore al 5% del volume della vasca.
Esistono sistemi che non utilizzano isocianurati, come il sistema di elettrolisi salina che serve a produrre cloro gas efficace al 100% e privo di altre sostanze. Oppure la più moderna idrolisi che scompone la molecola dell’acqua dando origine a un potente disinfettante che non lascia alcun residuo.